FINANZA &MERCATI

 
 
 
LA GRANDE CRISI:
le guide per imprese,
Bilanci e risparmiatori
 
HOME DEL DOSSIER
Guida per i risparmiatori
Guida ai bilanci
Guida per le imprese
Approfondimenti in video
Link utili
Video / Vivere low cost

Dieci mosse fai-da-te per ridurre i versamenti

di Luca Gaiani

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
3 novembre 2008

La crisi economica chiama all'acconto previsionale. Le società alle prese con la carenza di liquidità derivante dalla stretta finanziaria di questi mesi devono sfruttare le possibilità offerte dal Fisco per ridurre il versamento di novembre. La legge consente di determinare l'acconto delle imposte sui redditi e dell'Irap in base al reddito presunto per l'anno in corso, e, oltre alla generale contrazione degli utili di bilancio, molte delle novità introdotte dalla Finanziaria 2008 possono aiutare a centrare l'obiettivo. Sempre che tra le misure anti-crisi cui il Governo ha allo studio non ce ne sarà qualcuna che ne sterilizzi i benefici per il 2008.

Gli acconti di imposta si determinano ordinariamente in base all'importo di competenza dell'esercizio precedente ed esposto nella dichiarazione dei redditi. Questo sistema di calcolo (cosiddetto storico), estremamente semplice da applicare, rischia di generare, per contribuenti con redditi che variano da un anno all'altro per importi rilevanti, come imprese e società, esborsi anticipati anche di rilevante entità, che a consuntivo potrebbero risultare non dovuti generando crediti da recuperare.

Le norme sugli acconti consentono peraltro di quantificare l'ammontare da versare in relazione alle imposte che saranno dovute in Unico da presentare l'anno successivo. Questo metodo, cosiddetto previsionale, richiede un percorso di calcolo che parte dalla stima del reddito fiscale che sarà realizzato dal contribuente, a cui devono applicarsi le aliquote fiscali vigenti per il periodo d'imposta. L'imposta, storica o previsionale che sia, viene poi ragguagliata alla nuova percentuale di acconto che il Governo potrebbe ridurre per il 2008.

Per le società, il primo elemento del conteggio è a sua volta costituito dall'utile (o dalla perdita) di bilancio che si ritiene sarà conseguito, da rettificare per effetto delle diverse norme fiscali che prevedono una ridotta deduzione di taluni oneri (auto, telefoni, spese di rappresentanza, eccetera) o una parziale imponibilità dei proventi (ad esempio, l'esenzione Pex, ora pari al 95%, per le plusvalenze da vendita di partecipazioni). Qualora la previsione è errata per difetto, e dunque l'importo versato per Ires e per Irap, sia carente rispetto al consuntivo, una comoda via di uscita è il ravvedimento: integrando il versamento entro il termine di Unico 2009, si pagherà una sanzione del 6% oltre agli interessi ragguagliati ai giorni di ritardo.

Alla diffusa contrazione degli utili aziendali, si aggiungono, nelle stime per la rideterminazione dell'acconto, diverse norme della Finanziaria la cui applicazione scatta dal bilancio al 31 dicembre 2008. La più rilevante è la riduzione delle aliquote Ires e Irap, calate, nel complesso, del 5,85% rispetto a quelle che vengono applicate con il metodo storico. Quindi, una volta quantificato il minor reddito presunto, il conteggio dell'acconto si effettuerà con percentuali a loro volta diminuite.

Anche le imposte sostitutive spingono le imprese al previsionale. Un esempio sono le sostitutive in Unico 2008 sulle deduzioni extracontabili o sui disavanzi delle operazioni straordinarie. In questi casi, infatti, quote di ammortamento in precedenza indeducibili per via del minor valore fiscale dei beni rispetto a quello di bilancio, potranno, già dal 2008, ridurre l'imponibile, con un possibile effetto nel calcolo al ribasso dell'anticipo di novembre.
Altre novità fiscali (come mostrano le schede sotto) rischiano, però, di avere effetti contrari: la più importante riguarda l'eliminazione degli ammortamenti anticipati. Senza una tempestiva revisione dei coefficienti, fermi da vent'anni, le quote ammesse dal Fisco per il 2008, per chi si avvaleva della possibilità degli anticipati, scenderanno drasticamente e ciò potrebbe compromettere i calcoli presuntivi.

Un'altra disposizione riguarda gli interessi passivi, deducibili da quest'anno solo nel limite del 30% del Rol del conto economico. Su questa misura, resa estremamente penalizzante dalla crisi finanziaria degli ultimi mesi, si attendono però interventi correttivi del Governo, che potrebbe elevare la soglia di deducibilità, consentendo uno sconto integrale almeno per le imprese di minori dimensioni. Un dubbio riguarda infine le spese di rappresentanza, per le quali si attende un provvedimento ministeriale che dovrà stabilire se e in che misura saranno ammesse in deduzione.

RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio

L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
 
 
 
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-